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Commedia: La fortuna l'è sorda (1982)Autore: Luciano MeroniRiadattata in dialetto milanese da: ---Tipologia: Tre attiTrama:
Il signor Chiesa è un operaio vedovo che vive in un modesto
appartamento in compagnia di una domestica svanita, e riceve solo le
premurose visite del cognato Renzo. Chiesa ha dei fratelli molto ricchi
ma che lo ignorano, quasi se ne vergognassero.Uno di questi è sposato
ad una industriale, una donna arrogante e molto avida. Una notte Chiesa
sogna la moglie che gli dice di giocare al lotto una quaterna così
composta: il numero dei suoi anni e il numero degli anni delle prime
tre persone che sarebbero andate a trovarlo un ben preciso giorno.
Queste tre persone sono, nell'ordine: il cognato Renzo; la padrona di
casa, una zitella che vorrebbe diventare la nuova signora Chiesa e
infine, manco a dirlo, la cognata ricca. Ottenuta in qualche modo la
quaterna desiderata, Chiesa esce per giocarla; ovviamente i numeri
escono e la somma vincente ammonta a centinaia di milioni. Chiesa
allora decide di mettere alla prova l'avidità della cognata; soffrendo
di un vecchio disturbo all'orecchio, finge di essere diventato sordo a
causa dell'emozione. Fa poi avvisare la cognata di quanto gli è
successo e questa si precipita subito col marito; i due fanno di tutto
per impadronirsi di tale fortuna. Alla fine Chiesa, esasperato, li
caccia in malo modo ma prima rivela loro la sorpresa finale; non aveva
giocato i numeri al lotto! La moglie, in sogno, lo aveva messo in
guardia contro i pericoli e le tentazioni che la ricchezza crea e
quindi aveva preferito continuare a vivere modestamente, in pace con se
stesso e con la propria coscienza.Locandina: Foto:


Compagnia Teatrale "I Pescaluna" - Via Dante Alighieri, 56 26839 Zelo Buon Persico (LO)
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