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Commedia: La fortuna l'è sorda (1993 - replica del 1982)Autore: Luciano MeroniRiadattata in dialetto milanese da: ---Tipologia: Tre attiTrama:
Il
signor Chiesa è un operaio vedovo che vive in un modesto appartamento
in compagnia di una domestica svanita, e riceve solo le premurose
visite del cognato Renzo. Chiesa ha dei fratelli molto ricchi ma che lo
ignorano, quasi se ne vergognassero.Uno di questi è sposato ad una
industriale, una donna arrogante e molto avida. Una notte Chiesa sogna
la moglie che gli dice di giocare al lotto una quaterna così composta:
il numero dei suoi anni e il numero degli anni delle prime tre persone
che sarebbero andate a trovarlo un ben preciso giorno. Queste tre
persone sono, nell'ordine: il cognato Renzo; la padrona di casa, una
zitella che vorrebbe diventare la nuova signora Chiesa e infine, manco
a dirlo, la cognata ricca. Ottenuta in qualche modo la quaterna
desiderata, Chiesa esce per giocarla; ovviamente i numeri escono e la
somma vincente ammonta a centinaia di milioni. Chiesa allora decide di
mettere alla prova l'avidità della cognata; soffrendo di un vecchio
disturbo all'orecchio, finge di essere diventato sordo a causa
dell'emozione. Fa poi avvisare la cognata di quanto gli è successo e
questa si precipita subito col marito; i due fanno di tutto per
impadronirsi di tale fortuna. Alla fine Chiesa, esasperato, li caccia
in malo modo ma prima rivela loro la sorpresa finale; non aveva giocato
i numeri al lotto! La moglie, in sogno, lo aveva messo in guardia
contro i pericoli e le tentazioni che la ricchezza crea e quindi aveva
preferito continuare a vivere modestamente, in pace con se stesso e con
la propria coscienza.Locandina: Foto:              

Compagnia Teatrale "I Pescaluna" - Via Dante Alighieri, 56 26839 Zelo Buon Persico (LO)
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